ALLUCE VALGO
L’alluce valgo è una della affezioni più frequenti a carico dell’avampiede con una storia familiare spesso positiva e può essere assimilato, per la sua frequenza, alla patologia del piede. Di solito la deformità si presenta bilateralmente e può essere associata a una moltitudine di altri sintomi e deformità dell’avampiede stesso. Quasi un adulto su tre ne soffre, più frequente nelle donne (rapporto di prevalenza 20:1), con inizio in adolescenza e progressivo peggioramento col passare degli anni una volta instaurata la patologia. Spesso si riscontra un aggravamento dell’alterazione nelle donne in menopausa.
L’alluce valgo non è solo un valgismo del primo dito ma un’associazione di diverse variabili che possono essere cosi riassunte:
- varismo del primo metatarso;
- valgismo della prima falange dell’alluce sul primo metatarso;
- esostosi interna della testa del primo metatarso;
- pronazione della prima falange dell’alluce;
- sub-lussazione laterale delle ossa sesamoidi dell’alluce nel primo spazio intermetatarsale.
Possiamo senz’altro affermare che la deformità in valgo dell’alluce va considerata come “segno” di alterazioni strutturali o funzionali a monte della patologia presa in esame, quindi a eziologia multifattoriale. Esistono perciò dei fattori intrinseci tra i quali annoveriamo:
- primo metatarso varo;
- eccessiva obliquità in varo dell’articolazione cuneo-metatarsale;
- primo metatarso lungo;
- lassità legamentosa generalizzata associata a una pronazione.
L’ipermobilità del primo raggio gioca un ruolo fondamentale nell’alterazione del rapporto retro avampodalico. Spesso nella genesi della deformità si riscontra una inefficienza del peroneo lungo.
Tra i fattori estrinseci ricordiamo invece:
- l’uso di calzature incongrue (pianta stretta, punta stretta e tacco alto);
- presenza di malattie neurologiche.
La valutazione clinica delle patologie del piede si avvale della misurazione del grado di alterazione del rapporto retro avampodalico, dall’analisi statica e dinamica eseguita con esami strumentali e degli esami radiografici del piede.
L’esame radiografico del piede consente di definire in termini precisi l’angolo intermetatarsale, l’angolo metatarso-falangeo , la sublussazione dei sesamoidi. In ragione al rapporto metatarso-falangeo e alla posizione sesamoidea, l’alluce si può classificare in quattro stadi:
STADIO 0 – Equivalente alla condizione di normalità – non chirurgico;
STADIO 1 – Testa del primo metatarso parzialmente allineata ai sesamoidi – non chirurgico;
STADIO 2 – Sublussazione del primo metatarsale – stadio chirurgico;
STADIO 3 – Completa lussazione del primo metatarsale, compromissione capsulare e concomitante interessamento del secondo metatarso con presenza di sublussazione o lussazione metatarso-falangea – stadio chirurgico.
Il trattamento conservativo (ortesi, calzature fisiologiche,fisioterapia) è indicato negli stadi iniziali “stadio” 0 – 1” e costituisce un palliativo accettabile in tutti quei casi che non possono essere trattati chirurgicamente in modo definitivo “stadio 2-3” come nel caso di malattie generali che controindicano l’intervento.
Le indicazioni alla chirurgia dell’alluce valgo sono rappresentate dalla deformità ingravescente e squilibrio biomeccanico , dalla metatarsalgia e dalla intolleranza alle calzature.