Ipercheratosi (Callosità)
Il normale processo fisiologico della cheratinizzazione che conserva lo strato corneo come consistente rivestimento protettivo è stimolato in eccesso sotto l’influenza di una compressione intermittente.
Il sovraccarico modifica la vascolarizzazione e può dare una ischemia a cui consegue un diminuito apporto di ossigeno ai tessuti; in carenza di ossigeno avviene un’alterazione del metabolismo dei mucopolisaccaridi e quindi una iperproduzione di cheratina. Si ritiene che la risultante ipertrofia dello strato in questione rappresenti il prodotto di un’accelerata proliferazione delle cellule epidermiche stimolata dall’iperemia attiva, e che la più forte coesione intercellulare riduca il ritmo di desquamazione.
Il processo è definito ipercheratosi e rappresenta una normale risposta protettiva, come si osserva nelle mani di coloro che se ne servono attivamente per lavorare. Ogni area che presenta questo callo “fisiologico” sul piede svolge una funzione protettiva e va lasciata indisturbata.
L’ipercheratosi traumatica diviene patologica soltanto quando raggiunge un volume talmente eccessivo da evocare sintomi dolorosi e apprezzabili deformazioni nella normale stratificazione della cute. Un processo ipercheratosico può essere indotto anche da fattori congeniti, ormonali, occupazionali ed infettivi.