VERRUCA PLANTARE
Le verruche, rappresentano una delle più frequenti infezioni virali della pelle; la loro eccezionale frequenza sembra sia direttamente in rapporto con l’aumento del numero di frequentatori di piscine, centri sportivi e palestre. L’agente responsabile delle verruche è un membro del gruppo dei “papovavirus”. È noto che i papovavirus umani sono quasi esclusivamente virus del papilloma umano (HPV, human papilloma viruses) che inducono tumori epiteliali benigni a regressione spontanea nella cute o nelle mucose (verruche).
Circa 15 tipi di HPV sono stati finora identificati e classificati in base alle differenze molecolari della loro sequenza nucleotidica. Esiste un’associazione preferenziale tra determinati tipi di HPV, morfologia e localizzazione delle lesioni:
- La verruca palmare o plantare endofitica si associa all’HPVl;
- La verruca a mosaico che colpisce la superficie dorsale o palmare delle mani, il volto e la superficie plantare dei piedi si associano all’HPV 2;
- Le piccole lesioni simili alla cheratosi punteggiata delle superfici plantari e palmari si associano all’HPV 4.
La verruca plantare si manifesta come un tumore nettamente circoscritto, sormontato da un rivestimento ipercheratosico che tende ad oscurare la componente dermica tipicamente papillomatosa.
Le cellule dello strato germinativo appaiono normali, mentre si assiste ad un’anormale attività mitotica che conduce all’iperplasia delle cellule dello strato spinoso (acantosi).
Altre caratteristiche degne di nota sono la presenza di vacuoli nelle cellule infettate e notevoli alterazioni morfologiche della giunzione dermoepidermica. Negli stadi più precoci la lesione può consistere in un disturbo minimo della struttura papillare sembrando non dissimile da una piccola vescicola, ma, tipicamente, è nettamente interrotta la cresta dermica che è coinvolta per prima. In seguito si assiste all’obliterazione del normale assetto delle creste dermiche alla periferia, con una configurazione a nuvola o a cavolfiore che rappresenta la parte papillomatosa della lesione. I capillari ectasici (dilatati) possono apparire come punti rossi all’interno di quest’ultima, mentre nelle lesioni in via di regressione si osservano punti e strie di colore più scuro o nero (capillari infartuati). Le alterazioni rappresentano un esempio d’iperplasia reattiva locale dell’epidermide.
Le sedi di carico pressorio sulla superficie plantare del piede modificano l’aspetto della lesione spingendone la massa nel derma e lasciando esposto solo lo strato esterno ipercheratosico: ecco perché le verruche possono in un primo momento essere erroneamente scambiate per corni duri o aree discrete di callosità, da cui però possono essere differenziate con un esame più attento della struttura papillare dopo asportazione della sovrastante ipercheratosi. Le verruche possono manifestarsi come tumori singoli o multipli in ogni zona del piede. Non di rado la lesione è pianeggiante e ricopre una vasta superficie. Questa configurazione cosiddetta a mosaico è prodotta dall’HPV 2, mentre il tipo endofitico profondo è causato dall’HPV 1.
La verruca a mosaico tende ad essere piana ed indolore, mentre quella plantare profonda può essere estremamente dolorosa.